Sapete che c'è? C'è che a pensare male e ad agire ancora peggio si diventa diffidenti. E si guarda al prossimo con un timore che certamente non aiuta l'attivarsi di nuove relazioni di cortesia. Nel baseball italiano, la diffidenza è grassa come una vacca della Valtellina. Sono diffidenti gli addetti stampa di alcune società di massima divisione, ma pure quelli di C, quando ci sono, non scherzano. Sono diffidenti i responsabili di alcuni comitati regionali. E pure quelli che si occupano di relazioni esterne in Federazione. La diffidenza è la vision del gruppo che si diverte a fare baseballi in Italia. Le cause: le sole che sono state recapitate negli anni alle persone sopra indicate. Quelle del tipo "da oggi ci siamo noi a raccontare il baseball, vedrete che scintille". Che oggi basta aprire un blog per dire di fare informazione sullo sport che ci piace tanto. Certo, se si considera quali sono i confronti, la teoria non è poi del tutto sbagliata. Ma diamine, fuori c'è il sole, apriamo le finestre, facciamo entrare un po' di aria fresca. E soprattutto non contiamoci palle colossali, che poi non riusciamo a sostenerle nel tempo. Di telefonate santissime nell'approccio e nelle intenzioni ne saranno arrivate a decine ai responsabili della comunicazione delle società italiane. Per non parlare dei messaggi e-mail. La Federazione, c'è da giurarci, prima o poi aprirà anche una nuova casella di posta per smistare queste bellissime letterine. La chiamerà: fanfaroni. E poi si dice della diffidenza, voi non lo sareste? Noi sì, non c'è dubbio. Anche se a sparare nel mucchio, va detto, si corre il rischio di colpire degli innocenti. Che poi si lamentano perché vorrebbero fare tante cose e non ce la fanno perché le persone che dovrebbero comunicare non comunicano o lo fanno a metà. Baseballitalia nasce sotto il segno del Capricorno, è testardo e folle, ma pure molto carino e amorevole. Signori del baseball, prima di aprire la porta di casa, guardate dallo spioncino, è un vostro diritto e dovere. Ma se doveste vedere un tale con la targhetta di Baseballitalia, state tranquilli, è pacifico, spesso pure simpatico. Non vende aspirapolvere e non rompe troppo le palle. Lui chiede, propone, suggerisce. Se qualcuno lo ascolta, è felice. Altrimenti, passa alla porta successiva e chi si è visto, si è visto.
Dario Pelizzari
venerdì 25 gennaio 2008
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