Altro giro di giostra. Si diceva dell'importanza della comunicazione in un mondo, quello del batti e corri nostrano, che ha sempre fatto fatica ad affermare il proprio brand nei canali dell'informazione che conta. Sull'argomento, si discute da tempo, ma non si è mai arrivati ad una vera e propria definizione del problema; circa la soluzione dello stesso, beh, prendete posto, le cose andranno per le lunghe. C'è chi pensa che per avere un baseball importante in Italia, sia necessario poter fare affidamento su un importante progetto di comunicazione alle spalle, quindi: arrivano le telecamere della tv, finalmente il baseball può crescere. E c'è chi pensa il contrario, che il baseball di casa nostra debba diventare migliore per attirare i media come le api con il polline, dunque: il baseball è cresciuto, finalmente possono arrivare le telecamere della tv.
Comunque la si voglia intendere, la prospettiva Nevski sul caso in questione, crea da anni grattacapi a coloro che dettano i ritmi di questo sport in Italia. Perché non se ne esce, o si dice che il baseball è un prodotto di importazione sul quale gravano dazi troppo alti (per cultura, tradizioni, logiche e ideali, il Bel Paese non somiglia agli Usa, ma allora che dire del Venezuela o della Repubblica Dominicana?), oppure si provi a cambiare completamente direzione, che tanto per girare, possibile che si trovi la strada giusta. Un amico, qualche giorno fa, mi ha proposto una riflessione che ancora oggi faccio fatica a comprendere in tutte le sue sfumature, ve la propongo: la popolarità di uno sport è direttamente proporzionale al numero degli atleti che scendono in campo ad ogni partita; perché il baseball dovrebbe avere più spazio dell'hockey su ghiaccio sulle pagine dei quotidiani sportivi? Perché una scelta si deve fare: a parità di condizioni, il calcio la fa da padrone, restano le briciole e, per una mollica di pane, i piccioni sono disposti anche a farsi del male.
Baseballitalia e la comunicazione. Si è detto della tv, dello spot (a proposito, ci stiamo lavorando, vi diremo qualcosa di più nei prossimi giorni), dello spazio che dedicheremo alle società, oggi vi parliamo del nostro modo di intendere lo scambio di informazioni all'interno e all'esterno del sito web. Se vi dicessimo che Baseballitalia potrà contare su forum e blog, non farebbe notizia, siete uomini navigati, di cose come queste ne avrete viste a dozzine. Certo, ci saranno anche forum e blog, ma ci sarà anche e soprattutto un sistema di comunicazione interna tra i vari protagonisti del baseball italiano, dai giocatori ai dirigenti, fino agli spettatori, che diamine, come non considerarli. Qualcosa di simile ad una rete Intranet, che permetta di relazionarsi con gli altri attraverso lo schermo di un computer. Come dire, poteva andare peggio, non credete?
Dario Pelizzari
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